Questa è la domanda a cui cerco una risposta della prima pandemia.

Sono sempre stato un po’ ingenuo e idealista ma sono convinto che quando do un consiglio è perché ci credo veramente e per quanto possibile, perché l’ho provato di persona.

Dopo aver tentato con scarsi risultati di tenere una postura corretta davanti alla scrivania, ho capito che bisognava intervenire in un altro modo: cambiando sedia.

All’inizio ho provato un paio di sgabelli, poi ricordando un mio amico che da piccolo l’usava per studiare, mi sono trovato una sedia svedese. La conosci? È una sedia che permette di appoggiare le ginocchia tenendo le gambe parallele in avanti e lasciando i piedi in dietro, sotto il sedere.

Questa sedia ti costringe ad una posizione in cui devi per forza tenere la schiena diritta.

Funziona? Si, ma presenta una grossa pecca: un fastidioso dolore alle ginocchia.

Infatti, ad usarla troppo, il dolore alle ginocchia comincia a farsi sentire e continuare a lavorare diventa più fastidioso di quanto già non sia.

Poi il colpo di genio.

Parlando di questo problema con una mia cliente, viene fuori che anche lei aveva lo stesso problema.

Alla fine aveva risolto con una magnifica fitball! Esatto, lavorava stando seduta su un pallone che rimbalzava appena lo desiderava.

Un po’ come unire il lavoro alla sala giochi.

Funziona? Si, schiena dritta, nessun dolore alle ginocchia.

Stanchezza? Si, lavorare stanca chiunque.

Lati negativi? Divertimento assicurato rimbalzando a piacere. Impegnativo soltanto i primi tempi per abituarsi al molleggio.

L’avventura della mia cliente finì con l’arrivo del responsabile della sicurezza che la costrinse su una costosa e nuova sedia ergonomica su misura per lei.

La mia avventura invece continua! Con oggi sono due settimane di rimbalzi e gioco mentre lavoro al pc.

Per me la fitball rappresenta il miglior consiglio ergonomico per chi lavora in smartworking.

Attenzione soltanto ad utilizzarre la fitball con cautela che i rimbalzi sono divertenti solo se fatti con un po’ di testa.