La persona entra nella stanza, toglie i vestiti, si sdraia e abbassa le difese.
Spesso comincia a rilassarsi appena distesa e resta in ascolto, attenta.
Il massaggio inizia e l’attenzione va alle mani che si muovono sulla pelle e poi, pian piano, arriva l’abbandono vero, l’attenzione sfuma e si vivono solo le sensazioni.
Niente giudizi, niente logica e niente pensieri.
Un flusso naturale antico come il mondo che porta all’ascolto.
Un ascolto senza l’interferenza della mente.
Le energie ritrovano il loro corretto flusso e riportano l’equilibrio.
Corpo e anima si allineano, la mente riprende fiato e si rigenera.
In un corso base di massaggio non si insegna come ricreare queste sensazioni: s’insegna come non intralciarle.
Niente è più naturale del massaggio, del tornare ad ascoltare e ascoltarsi come fanno i bambini e come gli adulti spesso dimenticano.
Il corso base di massaggio insegna come muovere le mani e il corpo per donare benessere e questa è la parte attiva del massaggio.
Come un iceberg, la parte sommersa è molto più grande: il massaggio sblocca il corpo e scioglie le barriere che impediscono al corpo di auto-guarirsi e di auto-regolarsi.
Queste barriere le creiamo noi in quanto non sappiamo gestire l’ansia e lo stress che ci travolgono quotidianamente. La nostra mente si difende come può, sopportando e gestendo ciò che riesce e quando non ce la fa più, scarica nel corpo e come un parafulmine trasmette questa energia ai muscoli facendoli contrarre.
Il lavoro dei muscoli è proprio quello di contrarsi all’arrivo dell’impulso elettrico dei nervi e obbedienti restano contratti se questo segnale in arrivo persiste.
Quando la mente sovraccarica usa i nervi come parafulmine, i muscoli mantengono la tensione e creano un ristagno d’energia che invece di fluire resta bloccata.
Il massaggio può aiutare a sbloccare il corpo e rilassare la mente ma non può farlo senza fiducia.
È la fiducia che permette la magia. La fiducia è la chiave, il permesso che diamo a noi stessi di stare meglio.
Imparare a massaggiare è donare alle persone una tregua dalla loro quotidianità, un momento per concedersi di ascoltare il proprio corpo, il proprio respiro. Un momento per sentirsi vive.
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